Dopo l’anestesia, l’intervento di apicectomia ha inizio aprendo un lembo gengivale, ossia scollando la gengiva, in corrispondenza dell’apice della radice del dente: poi si crea una breccia ossea, ossia un passaggio, di pochi millimetri, attraverso il quale sia possibile utilizzare gli strumenti per individuare l’apice e procedere al taglio a becco di flauto degli ultimi due mm della radice, all’otturazione retrograda del canale e all’applicazione di punti di sutura.
Un controllo radiografico a 3-6-12 e 24 mesi dall’intervento mostra una progressiva riformazione del tessuto osseo in sostituzione della lesione precedente.
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