La cura della carie dei denti da latte

Anche se i denti decidui sono destinati a essere sostituiti da quelli permanenti, è sempre importante procedere puntualmente con la cura della carie dei denti da latte, attraverso quattro possibili soluzioni.

Incappucciamento indiretto della polpa

Se la lesione cariosa si estende fino al tetto della camera pulpare, ma non ci sono sintomi di infiammazione irreversibile della polpa del dente, può essere lasciato un sottile strato di dentina a copertura della polpa: ovviamente questo strato non deve essere infetto, ma al massimo può mostrare alterazioni di demineralizzazione.

La superficie dovrà essere ricoperta con uno strato di idrossido di calcio per promuovere la formazione di nuova dentina e con un’otturazione della corona.

Questo tipo di intervento ha un’alta percentuale di insuccesso poiché spesso la polpa è già stata intaccata sebbene non in modo visibile clinicamente.

Incappucciamento diretto della polpa

Se la polpa viene scoperta in modo puntiforme e accidentale, per esempio durante la preparazione di cavità di un dente e non durante la pulizia di un dente gravemente cariato, è allora possibile provare a ricoprire l’esposizione con idrossido di calcio: il tutto verrà completato con l’otturazione ermetica della corona per evitare possibili infiltrazioni.

Pulpotomia

Se durante la pulizia di un dente cariato si arriva invece in polpa è opportuno procedere, in assenza di sintomi, con una pulpotomia o amputazione coronale della polpa infetta.

Alla rimozione della polpa coronale infetta si procede sotto anestesia e con frese diamantate rotanti montate su turbina, sotto irrigazione con soluzione fisiologica. Terminata l’asportazione, si risciacqua sempre con soluzione fisiologica e si tampona con pallina di cotone inumidita di soluzione salina, per arrestare il sanguinamento; poi si copre la zona sempre con idrossido di calcio e otturazione ermetica.

Se il sanguinamento non si arresta, invece, significa che la polpa contenuta nei canali è stata ugualmente interessata dal processo infiammatorio: in questi casi si dovrà procedere anche alla sua asportazione completa, con la pulpectomia.

Pulpectomia

La pulpectomia si esegue quando si è verificato il mancato arresto del sanguinamento dopo un trattamento di pulpotomia, quindi in quei casi di pulpite irreversibile oppure di necrosi della polpa.

Quando gli strumenti vengono introdotti nei canali si deve evitare di danneggiare il germe del dente permanente sottostante, soprattutto quando le radici del dentino sono in riassorbimento.

Per l’otturazione definitiva dei canali si utilizzano cementi riassorbibili all’ossido di zinco-eugenolo oppure preparati all’idrossido di calcio.

Un dente da latte devitalizzato deve essere monitorato nel tempo, alla comparsa di dolore o alterazioni radiografiche o fistole sarà necessaria l’estrazione e, a seconda dei casi, l’applicazione di un mantenitore di spazio per i denti permanenti.

 

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